(Dante Alighieri)
biografia dell’autore: Dante Alighieri (1265-1321) nasce a Firenze da una famiglia di piccola nobiltà guelfa (i guelfi erano coloro che durante la lotta per il potere tra il Papato e l’impero sostenevano il Papa contrapponendosi ai Ghibellini che invece sostenevano l’impero).
Ricopre cariche politiche, diventa ambasciatore e priore del Comune fiorentino.
Quando a Firenze i Guelfi si dividono in due fazioni: i Bianchi e i Neri, Dante si schiera con i Bianchi, sostenitori dell’autonomia della città nei confronti del Papa.
Per questa posizione politica viene esiliato e successivamente verrà condannato a morte perché accusato di corruzione.
Dante spera di tornare a Firenze ma è di nuovo a Verona e poi a Ravenna dove muore. Oltre alla Divina Commedia dante scrive anche in volgare la Vita nuova, un’opera mista di prosa e di versi in cui egli narra di una donna chiamata Beatrice.

Poesia:
Guido , i ‘ vorrei che tu e Lapo e dio A
Fossimo presi per incantamento, B
e messi in un vasel ch’ad ogni vento B
4 per mare andasse al voler vostro e mio A
sì che fortuna od altro tempo rio A
non ci potesse dare impedimento, B
anzi, vivendo sempre in un talento, B
8 di stare insieme crescesse ‘l disio. A
E monna Vanna e monna Lagia poi C
Con quella ch’è sul numero de le trenta D
11 Con noi ponesse il buono incantatore: E
e quivi ragionar sempre d’amore, E
e ciascuna di lor fosse contenta, D
14 sì come i’ credo che saremmo noi. C
figure retoriche e breve analisi:
Il sonetto è composto da due quartine e da due terzine
Le pause sintattiche coincidono con le pause strofiche
Le rime seguono lo schema: ABBA ABBA CDE EDC
I versi sono endecasillabi cioè un verso in cui l’ultimo accento tonico cade sulla decima sillaba.
In questo sonetto non vi sono enjambemant evidenti.
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